Ci sono delle volte che maledici la tue età. Che vorresti avere qualche anno in più e aver vissuto dei periodi della storia e dei personaggi. Guardi e riguardi i loro film. Ascolti e riascolti le loro canzoni. Leggi e rileggi i loro libri. E pensi a quanto hai perso. A quanto avresti voluto vedere/ascoltare/leggere ancora di loro.
E’ quello che accade ogni volta che vedo Animal House. O quando vedo i Blues Brothers. O ancora Chiamami Aquila. Quando ascolto un po’ di blues e penso a come sarebbero quelle canzoni reinterpretate da lui.
Quel lui, lo avrete capito, è John Belushi. Oggi sono trent’anni esatti da quel maledetto 5 marzo 1982, quando John ci salutò per sempre! Io probabilmente non ero neanche nelle intenzioni dei miei genitori.
In questi anni ho consumato i film che lo vedevano protagonista. O distrutto cd e musicassette dei Blues Brothers. E sono certo che fra trent’anni sarò ancora qui a farlo. Non ho potuto viverlo da contemporaneo. Ma ho avuto comunque l’enorme fortuna di viverlo. La stessa fortuna che hanno avuto tutti.
Ho letto da qualche parte che questa che posto qui sotto è la sua canzone preferita. Non so se sia vero, ma sarebbe bello condividere questa stessa idea anche senza esserci mai incrociati.