Il 2011 è appena finito ed è giusto farsi un bilancio.
Il titolo non è, ahimé, un riassunto dell’anno. Da questo punto di vista il 2011 è stato un anno tutt’altro che fortunato. Iniziato male e finito ancora peggio. Un anno di dolorosi e repentini distacchi. Un anno passato a ripensare se stessi e la propria vita, dopo periodi di una certa stabilità che ti avevano fatto credere possibile anche ciò che, probabilmente, non lo era.
Ma è stato anche un anno di incontri e doni. Alcuni piacevoli poiché inaspettati. In altri casi si è trattato di riscoprire alcune persone. Incontrate in passato, ma non conosciute.
In tutto ciò cosa c’entra “Fortuna?”?
E’ un’idea. Un’idea che prendere respiro in circa 80.000 battute tirate giù in tre giorni e finite la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio.
Un’idea inviata ad un paio di amici e che il 2012 ci dirà se sarà o meno fortunata.