Si dice spesso – o almeno io spesso l’ho sentito dire – che i gatti sono animali anarchici. Questo per la loro insofferenza alle regole e il loro fregarsene tendenzialmente se il proprio “padrone” li richiama o li riprende.
Da quasi un mese c’è un gatto in giro per casa. E vivendoci e osservandolo, devo dire che mi ha fatto pensare ad un’altra ragione per cui un gatto possa essere definito un animale anarchico. Una ragione che, a ben vedere, mi convince anche di più.
Il giorno stesso che è arrivato in casa, la prima cosa che ha ritenuto giusto fare, è stata quella di utilizzare la colonna di cd come scala per poi salire sulla libreria. Nei giorni successivi ha giustamente proseguito saltando direttamente ai piani più bassi della libreria stessa. Per farlo ha inevitabilmente utilizzato le sue unghie per fare presa sui libri e arrampicarsi.
Avere un gatto in caso significa anche questo, mettere in conto il fatto che alcuni oggetti – e non importa quanto uno ci sia attaccato (come io nel caso dei cd, almeno fino a qualche anno fa, e dei libri) – potrebbero essere rotti o rovinati. In questo senso il gatto è anarchico. Ti riporta all’esatto valore di libri, cd, soprammobili, divani… ovvero quello di semplici oggetti e nulla più. E se si rovinano o rompono, pazienza! Sono altri i valori importanti nella vita. Saltare, giocare, correre… liberi!
Le immagini presenti su questo blog sono prese in giro per la rete. Essendo un blog senza alcuno scopo commerciale (e con numeri di letture molto bassi) non mi sono mai preoccupato dei credit e di possibili copyright. Se qualcuno vedesse una propria foto e (giustamente) non dovesse avere alcuna voglia di vederla usata può scrivermi in un commento e verrà prontamente rimossa.
"At first I thought I was fighting to save rubber trees, then I thought I was fighting to save the Amazon rainforest. Now I realise I am fighting for humanity" Chico Mendes
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Nel 1999, per la prima volta, il numero dei profughi per ragioni ambientali superava quello dei profughi di guerra: 25 milioni. Pensiamo davvero che continuare a distruggere sia la strada giusta? NO TAV!
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