Poco fa è arrivata la notizia della morte, da suicida, di Mario Monicelli.
Un uomo riuscito a seguire il filo coerente della sua vita anche nella morte.
Addio Maestro…
Le poche righe sopra la foto le ho scritte ieri, appena appresa la notizia. Stamattina, con la mente più lucida, qualche riflessione. Non sul Monicelli regista. Ma sulla sua decisione di togliersi la vita.
Lo stimo anche per questo. Lo stimo per aver trovato il coraggio di uccidersi.
Da sempre sono convinto che vorrò vivere fino a quando avrò la lucidità mentale e quella minima forza fisica per farlo. Non vorrei vivere gli ultimi anni tra cure, ospedali, sofferenze, sopravvivendo a me stesso più di quanto necessario.
Sono sempre stato pro-eutanasia. Almeno su me stesso.
Per questo motivo ho ammirato Monicelli per la sua scelta. Libera, come lo è stata tutta la sua vita. E coraggiosa. Quel coraggio che bisogna trovare per percorrere con coerenza ogni scelta libera. E che, pensandomi in una situazione simile a quella di Monicelli, penso dovrò faticare a trovare.
Anche per questo ringrazio il “maestro”. Perché anche con la sua morte ha voluto lasciarmi (parlo per me stesso, non penso di essere in grado di farlo per altri) un ultimo insegnamento.
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